La conservazione delle risorse naturali è una delle più grandi sfide di oggi: le piante ci danno cibo, protezione e l'aria che respiriamo...
Voi siete qui | Home « | Da fare e vedere | Collezioni vive
Collezioni di piante vive
Anche se non è il periodo giusto, anche se la neve copre le roccere ed imbianca le aiuole del Giardino, qui avrete un'idea, seppur vaga, di come siano organizzate le collezioni di piante ed in quali ambienti siano coltivate. Il percorso è quello che si può fare dal vero, gironzolando liberamente tra le aiuole e roccere dei vari ambienti, oppure seguendo alcuni dei percorsi tematici » che li descrivono più in dettaglio.
Flora spontanea Gran parte del Giardino è occupato dall'ambiente di faggeta. Questa, allo stato puro, si presenta povera di specie e con brevi radure occupate da Mirtillo e Rododendro, Ontano nelle zone più umide. Le specie che si accompagnano al Faggio (Fagus sylvatica) sono il Sigillo di Salomone (Polygonatum verticillatum L.), Gramigna di Parnaso (Maianthemum bifolium (L.) Schmidt), Luzzula (Luzula nivea (L.) Lam. et DC.), Giglio martagone (Lilium martagon L.).
Flora d'alta quota In questi ambienti le condizioni di vita sono estremamente difficili; le piante sono esposte al gelo, al vento e a condizioni di umidità molto
variabili. Le piante che si insediano nelle fessure delle rocce, sulle cenge e sui detriti più consolidati sono per lo più perenni, di piccole dimensioni, spesso raccolte in
pulvini, con gemme svernanti situate alla superficie del terreno (emicriptofite).
Tra le tante si possono osservare: Sempervivum montanum L. subsp. montanum,
Sempervivum grandiflorum Haw. e Rhodiola rosea L.
Megaforbie Sono un'associazione di "alte erbe" che si insediano di preferenza sui versanti a Nord nell'orizzonte subalpino. Viene così denominata per le dimensioni, spesso notevoli, che raggiungono le piante che vi appartengono, come ad esempio l'Imperatoria (Peucedanum ostruthium Koch), utilizzato in liquoreria per le sue proprietà digestive. Tra le altre piante troviamo l'Aconito (Aconitum vulparia Rchb.), il Cavolaccio alpino (Adenostyles alliariae (Gouan) Kerner), la Cicerbita (Cicerbita alpina (L.) Wallr.).
Muschi e Sfagni Anche le Briofite nel Giardino trovano una collocazione particolarmente utile a descrivere la diversità delle forme vegetali presenti in Valle Oropa. All'interno del Giardino è presente Zygodon gracilis Wilson, specie oceanico-alpina ed endemica europea, considerata Vulnerabile secondo la Lista Rossa europea. Tra i più significativi troviamo varie specie del Genere Polytrichum, Hypnum e Sphagnum.
Felci Le Felci sono piante vascolari senza fiori né rami che si riproducono per mezzo di spore. Nelle regioni temperate, le felci possiedono rizomi (radici) sotterranei, che producono ogni anno nuove foglie dette "fronde". Ad Oropa troviamo, tra le altre, Felce maschio (Dryopteris filix-mas (L.) Schott), Felce dei Faggi (Phegopteris polypodioides Fèe), Felce femmina alpestre (Athyrium distentifolium Tausch).
Zone umide La vegetazione particolarmente amante delle zone umide viene anche detta "igrofila", caratteristica dei luoghi in cui vi è costante apporto d'acqua superficiale. Nel Giardino, attorno al laghetto naturale e lungo i ruscelli crescono ad esempio, Caltha palustris L., Saxifraga rotundifolia L., Saxifraga stellaris L., Eriophorum scheuchzeri Hoppe oltre ad alcune specie di Sfagni.
Flora ornamentale Per rispettare la tradizione dei vecchi Orti e Giardini botanici di coltivare anche piante esotiche, il Giardino Botanico di Oropa presenta alcune aree (come quella d'ingresso) e roccere ornamentali in cui (su diversi substrati calcareo e siliceo) sono coltivate specie tipiche di altre catene montuose e Paesi del Mondo come Potentilla nepalensis Hook., Primula denticulata Sm. originarie dell'Himalaya e Paeonia sufruticosa Andr., Paeonia lactiflora Pall. del Tibet oltre che all'ormai famoso (se non altro per gli addetti ai lavori) Papavero blu dell'Himalaya (Meconopsis betonicifolia Franch.).