La conservazione delle risorse naturali è una delle più grandi sfide di oggi: le piante ci danno cibo, protezione e l'aria che respiriamo...
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5 curiosità su... il Regno dei Funghi
Cinque appuntamenti per arrivare al 28 e 29 settembre, dove durante le Giornate Micologiche al Parco Burcina », scopriremo molto altro sui funghi e il loro regno.
5. A memoria di muffa
Hai bisogno di un cervello per risolvere gli enigmi? No, se sei una muffa melmosa. Questi organismi unicellulari possono imparare, navigare nei labirinti e forse aiutarci ad acquisire una comprensione più profonda della struttura dell'Universo.
Le muffe melmose (o mixomiceti) raramente compaiono nei quiz televisivi o nei documentari di Alberto Angela, quindi perchè dovremmo interessarcene? Cominciamo dalle basi. Innanzitutto, le muffe melmose non sono solo un tipo di organismo, ma
piuttosto un insieme di microrganismi unicellulari, così piccoli che non possono essere visti a occhio nudo.
Ma quando sono pronte a riprodursi, possono aumentare di dimensioni per formare corpi fruttiferi che rilasciano spore nel vento, in modo molto simile ai funghi. Alcune di queste spore si svilupperanno in muffe melmose unicellulari, iniziando il ciclo da capo.
Sono disponibili in una vasta gamma di colori e si possono trovare nei boschi di tutto il mondo, nei terreni, sui rami o tronchi di alberi morti, nella lettiera di foglie e, pensate un pò, anche nel Biellese. Si nutrono di altri microbi come lieviti
e batteri. Alcune muffe melmose sono bellissime e formano sporangi ornati, simili ad alberi. Altre, come Fuligo septica detta in lingua inglese "muffa melmosa vomito di cane", sono evidentemente un po', ehm, meno attraenti.
Un gruppo particolarmente interessante e studiato è quello delle cosiddette "plasmodiali", che hanno sviluppato un modo spettacolare per trovare cibo. Replicando continuamente il loro materiale genetico senza dividersi in nuove cellule, le specie di questo
gruppo sono in grado di diventare un'enorme super-cellula che si estende per oltre 10 metri.
Negli ultimi 16 anni, una di queste specie (Physarum polycephalum) ha dimostrato di avere una serie di talenti impressionanti. Il più famoso è la capacità di orientarsi in un labirinto: mentre la muffa melmosa si muove alla ricerca di
cibo, è in grado di percepire la scia di melma che si è lasciata alle spalle, il che le consente di evitare aree precedentemente esplorate.
Incredibilmente, le ricerche dimostrano anche la capacità di questa specie di adottare uno stile di apprendimento primitivo e che può essere trasmesso fondendosi con altre muffe melmose che non hanno mai avuto quelle esperienze.
Questo dimostra che anche gli organismi più semplici possono esibire comportamenti solitamente riscontrati negli animali dotati di cervello.
In totale, si conoscono circa 900 specie di muffe melmose, ma è probabile che ce ne siano altre centinaia che aspettano di essere scoperte, insieme ai loro comportamenti strani e meravigliosi.
4. Creatori di zombie
Alcuni funghi producono personaggi da incubo, oppure semplicemente descrivono parzialmente la realtà...
La specie di fungo che nell'universo distopico della serie tv "The Last of Us" trasforma gli esseri umani in creature mostruose esiste davvero. Nelle foreste tropicali in tutto il mondo, le specie del genere fungino Ophiocordyceps infettano gli insetti
e poi si impossessano del loro cervello.
In Tailandia, ad esempio, Ophiocordyceps unilateralis cresce progressivamente invadendo il corpo dell'ospite, fino a determinare un'atrofia muscolare, associata a contrazioni spastiche, riflesso della crescita del parassita nel cervello. Infatti, mentre
le formiche sane seguono ordinatamente le altre appartenenti alla colonia, quelle infette si spostano in modo scoordinato, risultando incapaci di tornare al formicaio, arrivando a cadere nel sottobosco che si estende fino a circa 25 cm da terra, laddove c'è
il microclima ideale per la crescita del fungo parassita. Con il crescere delle temperature, verso il mezzogiorno solare come in ogni thriller che si rispetti, il fungo induce le formiche a mordere più e più volte le foglie su cui sono deposte,
serrando le mandibole tanto da rimanere attaccate alle foglie stesse anche una volta morte.
Dalla testa delle sventurate formiche gemma il corpo fruttifero del fungo, che rilascia così ulteriori spore che andranno a infettare altre formiche.
Sono circa 35 le specie di funghi di cui è nota la capacità di trasformare gli insetti in zombie, ma potrebbero esisterne fino a 600, afferma un ricercatore esperto in funghi parassiti presso il Giardino botanico di New York.
Non è chiaro quale sia esattamente il meccanismo messo in atto dal fungo, se si basi sul rilascio di sostanze chimiche o sull'alterazione del DNA dell'insetto, si tratta di un processo che questi funghi hanno perfezionato all'interno del loro specifico ospite,
fin da prima della comparsa dell'uomo sulla Terra.
L'ipotesi corrente è che ci sia stata una coevoluzione nell'arco di circa 45 milioni di anni, quindi per sviluppare la capacità di infettare gli animali a sangue caldo, il fungo dovrebbe attraversare una complessa fase evolutiva, per la quale sarebbero
necessari milioni di anni di mutazioni genetiche.
Il che rassicura, almeno per un pò...
3. Elogio all'alcool (ma senza esagerare, eh!)
Pare non si possa scrivere un elogio al mondo dei funghi senza ringraziarli per aver ubriacato i primi uomini...
Un gruppo di funghi, gli lieviti, generano un processo chiamato fermentazione. Gli lieviti prendono lo zucchero dalle piante e lo dividono in un composto che possono utilizzare producendo dei sottoprodotti
quali anidride carbonica e alcool. L'ossessione dell'umanità per l'alcool risale, molto, molto prima di quanto si crede.
L'alcool, si sa, è un potente disinfettante e uccide la maggior parte dei microbi, ma poichè gli lieviti di alcool ne producono tanto, essi stessi si sono evoluti per tollerarne concentrazioni
molto alte. Quando i microrganismi nocivi periscono, gli esseri umani hanno una migliore possibilità di sopravvivere, sembrerebbe.
Circa 10.000 anni fa, molto tempo prima che gli esseri umani inventassero la pastorizzazione e la refrigerazione, una bevanda ricca di sostanze nutritive, ma priva di batteri che causavano malattie,
è stata estremamente preziosa.
Infatti, alcuni ricercatori, come l'archeologo biomolecolare Patrick McGovern (direttore scientifico del progetto di archeologia biomolecolare presso l'University of Pennsylvania Museum di Philadelphia, Stati Uniti),
pensano che gli esseri umani abbiano iniziato a coltivare e conservare i semi di grano non perchè volessero più pane, ma più alcool!
Nelle sue ricerche ha trovato che l'ossessione dell'umanità per l'alcol ha radici molto più antiche di quanto si credeva in precedenza. È stato infatti sequenziato il DNA del lievito dai vasi di vino egiziani
vecchi di oltre 5.000 anni. Il lievito si è rivelato un antenato del moderno lievito di birra, Saccharomyces cerevisiae.
In Cina, McGovern ha invece scoperto che la produzione di alcool risale a oltre 9.000 anni fa, molto prima dell'invenzione della ruota.
Le priorità, sono priorità...
2. 10 cose affascinanti sui funghi
1. I funghi appartengono a un regno a sé stante, ma sono più vicini agli animali che alle piante;
2. Hanno sostanze chimiche nelle loro pareti cellulari condivise con aragoste e granchi;
3. È stato scoperto un fungo in grado di scomporre la plastica in settimane anzichè anni;
4. Ci sono prove che suggeriscono che gli lieviti, un particolare tipo di fungo, venivano utilizzati per produrre la bevanda alcolica idromele già 9.000 anni fa (ma di questo parleremo in seguito);
5. Almeno 350 specie vengono consumate come cibo, tra cui i tartufi, che possono essere venduti per migliaia di euro l'uno, il quorn (alimento vegano derivato da Fusarium venenatum) e quelli nella marmite
inglese (crema spalmabile a base di estratti di lievito) e nei formaggi: chi non conosce il gorgonzola?
6. Le parti di auto in plastica, la gomma sintetica e i “lego” sono realizzati utilizzando l'acido itaconico derivato da un fungo (Aspergillus terreus);
7. Si pensa che 216 specie di funghi siano allucinogene... ma è meglio non stimolarne la sperimentazione personale;
8. I funghi vengono utilizzati per trasformare gli scarti delle colture in bioetanolo;
9. I prodotti realizzati con i funghi possono essere utilizzati come sostituti della schiuma di polistirolo, pelle e materiali da costruzione;
10. Gli studi sul DNA dimostrano che ci sono migliaia di funghi diversi in un singolo campione di terreno, molti dei quali sono sconosciuti e nascosti, i cosiddetti "taxa oscuri".
1. Dottor Jekyll e Mister Hyde
Sono ovunque intorno a noi, nel terreno, nei nostri corpi e nell'aria, ma spesso sono troppo piccoli per essere visti a occhio nudo.
Forniscono medicine e cibo, ma causano anche danni causando malattie a piante e animali.
Molte persone hanno familiarità con i funghi commestibili o con la storia della la penicillina.
Ma i funghi hanno una serie di ruoli vitali, dall'aiutare le piante ad attingere acqua e sostanze nutritive dal terreno ai medicinali che possono abbassare il colesterolo nel
sangue o consentire trapianti di organi.
I funghi promettono anche di scomporre la plastica e generare nuovi tipi di biocarburanti. Ma hanno un lato oscuro: devastano alberi, raccolti e altre piante in tutto il
mondo e possono uccidere animali come gli anfibi, per esempio.
I funghi possono essere buoni e anche cattivi allo stesso tempo, proprio come il dr. Jekyll e Mr. Hyde: lo stesso fungo può essere visto come una cosa dannosa, può essere cattivo, ma può
anche avere un grande potenziale e dare soluzioni a molti problemi.
Un recente rapporto prodotto dai Royal Botanic Gardens di Kew (Londra) », fa luce su una
serie di lacune nella nostra conoscenza di un gruppo di organismi che potrebbero contenere le risposte alla sicurezza alimentare. Il regno fungino contiene alcuni dei patogeni delle colture più dannosi: ma i funghi
riciclano anche i nutrienti e svolgono un ruolo nella regolazione dei livelli di anidride carbonica.
Forse val la pena prendere sul serio quello che viene affermato nel rapporto, cioè che ignoriamo i funghi a nostro rischio e pericolo, soprattutto con le sfide climatiche che stiamo affrontando.
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